VITTORIA ALATA

ARCHITETTURA OLFATTIVA Testa Aldeidi, Foglia di banano, Zenzero Cuore Tuberosa, Note metalliche, Iris, Lampone Fondo Ambra, Muschio, Vaniglia, Luppolo

240,00

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VITTORIA ALATA di 

 

Vittoria Alata, Cristian Cavagna si ispira ad una straordinaria statua di epoca romana, simbolo della città di Brescia. Afrodite, dea dell’amore, prende il volo e si libera nell’aria lasciando dietro di sé un profumo inconfondibile di tuberosa.

Questa fragranza è un omaggio di Cristian Cavagna alla sua terra, Brescia.

La nota di lampone è un riferimento al Comune di Lozio e al suo frutto tipico. Sfaccettature metalliche annunciano le grandi aziende e le acciaierie. Il franchincenso ricorda le due Cattedrali di Brescia. Accenti di grasso e gas sono un omaggio alla Mille Miglia e alle bollicine della Franciacorta. Le lievi note acquatiche raccontano dei laghi di Garda e Iseo.

Alla polvere di marmo di Botticino del Capitolium, splendido tempio del 73 d.C. eretto sotto Vespasiano e la più importante testimonianza della Brixia romana, Cavagna sceglie di dare un odore, quello del rizoma dell’iris. L’estrazione di luppolo ricorda la più antica fabbrica di birra italiana, fondata a Brescia. Non manca l’accordo intrigante e unico di Musa Paradisiaca, costituito da una luminosa tuberosa indiana, foglie di banano e zenzero.

Un floreale unico, incredibile. Mai sentito. Un omaggio ai profumi di una terra. E un grande omaggio alla storia della Profumeria Artistica.

CRISTIAN CAVAGNA

Il nome della linea prende spunto dal titolo di una mostra su Gianfranco Ferré, La camicia bianca secondo me, in cui la creatività di un protagonista della moda internazionale si esprime attraverso un capo iconico, la camicia. Ferré ha dimostrato come un abito che tutti abbiamo nel guardaroba, può diventare una vera e propria opera d’arte attraverso i tessuti, i tagli, gli accessori.
Ho cercato di fare la stessa cosa con una delle più importanti materie prime della profumeria. Un progetto ambizioso in nome della rivalutazione della Tuberosa, fiore bianco per eccellenza, che è il segno del mio stile.
L’idea consiste nella realizzazione di 7 sfumature di tuberosa, partendo dalla prima creazione, che ha visto la luce dopo 3 anni di lavoro: Musa Paradisiaca. Profumo, ma allo stesso tempo matrice, la firma olfattiva di questa linea.
Attraverso alti dosaggi, un’overdose di materie prime ed estrazioni classiche, moderne o del tutto speciali, sono nate, finora:

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