il nome Neroli viene dalla duchessa Marie Anne de La Trémoille sposata con Flavio Orsini di Bracciano, principe di Nerola che nel XVII secolo incominciò a diffonderlo nel Lazio
in forma sia di essenza sia di acqua distillata, nota già dal Medioevo come Acqua Nanfa e ottenuta a quei tempi per distillazione dei fiori freschi dell'arancio dolce e amaro, per profumare guanti e bagni.
Era caldo nella distesa di grano
mietuto da poco e che all’orizzonte
sconfinava fino al mare
percorso tra erba bruciata
e canto di cicale: inno all’afa soffocante
nell’immobilità dell’aria
man mano che il blu si avvicinava
si spandeva profumo di agrumeti…
Il perenne giardino dei templi secolari.
Anno:
1998
Sant’Elena Sannita: poche case tutte diverse fra loro, duecentocinquanta anime, poco più poco meno, e una statua di bronzo che raffigura un arrotino d’altri tempi. Da qui inizia la storia di Celestino Durante tornato dal conflitto, anche con qualche ricordo sul fisico, per riabbracciare papà Giuseppe e mamma Lucia.
Il duro lavoro della terra e qualche capo di bestiame, erano state e sono le uniche risorse economiche e di vita per la maggioranza della comunità santelenese: ma molti di quei ragazzi avevano una grande maestria sotto le loro mani, le forbici, i coltelli e qualsiasi strumento da taglio e di lama tornavano come nuovi. Celestino raccoglie le poche cose che ha e con Luisa, divenuta sua moglie, decidono di partire per Roma. Con lui partono in tanti. Ognuno per la propria strada e i propri sogni, ciascuno di loro con una bicicletta attrezzata alla bisogna, qualcuno più fortunato con una lambretta, inizia a girare per lungo e per largo la città.
Ben presto i ragazzi di Sant’Elena riescono a far valere il loro talento. Le biciclette con molti sacrifici nel tempo si trasformano in negozi, dove insieme all’amata ruota, relegata nel retrobottega, si comincia a esporre il sapone per radersi venduto a peso, lozioni per capelli e qualche colonia. Gli anni passano e i nomi di quei ragazzi fanno mostra di se nelle più belle vie di Roma. Gli arrotini santelenesi sono ora i più importanti profumieri della città eterna. Celestino e Luisa fanno ora i nonni, e lasciano a Giuseppe, Luciano, Maria e Felice di fare e credere in se stessi. Il commercio cambia, il mercato della profumeria con esso, la globalizzazione e l’uniformità incalzano, i fratelli Durante non si riconoscono in questi contesti, si sentono usati e non più liberi nel loro lavoro, e nel 1996 creano “PRO-FUMUM”… Ma questa è un’altra storia….
Ciò che stringete ora tra le vostre mani è una piccola parte di questa storia. E se andate a Sant’Elena, e passate dinanzi alla grande statua di bronzo che raffigura un arrotino al lavoro, fermatevi un attimo. Lì sono le nostre radici.