Purple Haze

PIRAMIDE OLFATTIVA TOP NOTES: Bergamotto Italiano - Cipresso Corso Accordo Cannabis - Alloro del Madagascar - Cistus HEART NOTES: Palmarosa Indocinese Foglie di Violetta - Gurjum - Timo BASE NOTES: Vaniglia - Patchouli - Pepe Nero - Muschio bianco - Legni Secchi

165,00

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Purple Haze di 

19-69

PURPLE HAZE

Lo spirito del 1969 racchiuso in un profumo: PURPLE HAZE apre le danze per 19-69, rievocando l'epoca di John Lennon e Yoko Ono, il Woodstock Rock Festival. L'apogeo dell'epoca hippie, celebrato da un profumo profondo, potente, originale e intrigante con note di Cannabis e Patchouli.
Johan Bergelin: "Dietro a PURPLE HAZE ci sono i "bed-in" di yoko Ono e • John Lennon a Amsterdam e Montreal, c'è la cultura hippie e anticonformista di quel periodo. PURPLE HAZE mi è stoto ispirato do Keenok, un personaggio mitico che ho incontrato a Key West. Chitarra sulla schiena, camperos in pelle di serpente, jeans ottilloti. Lo spirito di Woodstock fatto a persona. E' un tributo alla libertà, alla tolleranza ed alla creatività."

 

PUPLE HAZE - DIARIO DI VIAGGIO

Key West è uno dei posti più profumati e ricchi di atmosfera che conosca: palme al vento, orchidee, bouganvilles dai colori esplosivi, il tutto nell'estremità meridionale della Florida, a poche miglia da Cuba. Una comunità disparata, con un unico motto: una sola famiglia umana.

Ed è qui che inizia la mia storia con Keenak. Ero a Key West ormai da qualche stagione, ed iniziavo a conoscere a gente del posto. Mentre ero seduto nel mio cafè preferito al Bahamas Village, mi passò davanti un eccentrico personaggio: chitarra sulla schiena, jeans attilati, una camicia di seta nera abbondantemente aperta sul petto, stivaletti di pelle di serpente. In aggiunta, una profusione di braccialetti e collane, e sotto quello che era il suo distintivo, un cappellaccio con una piuma nera In cima, una bandana sulla testa. Chi poteva essere? Una rock star in incognito o piuttosto un reduce dell'epoca hippie?

Preso dalla curiosità, cominciai a a chiedere di lui in giro. Dovevo assolutamente conoscerlo. Chi mi diceva che era un'artista di strada che viveva su una barca, chi un musicista di talento, rovinato dall'amore per le sostanze psichedeliche, che dormiva sotto i ponti. Un giorno, mentre compravo qualcosa da mangiare da Fausto's, assieme alla mia figlia di tre anni, me lo trovai di fronte. Seduto sul marciapiede, suonava la sua chitarra. Eccolo qui, quest'uomo misterioso che arrivava dritto dritto da un'altra epoca. Ci trovammo uno di fronte all’altro mi invitò nel suo posto, per il
Giorno dopo , per un cicchetto o per un giro di anfetamina. A mia scelta.

Il suo camper era in un'area priva di vegetazione a Stock Island, un isolotto appena fuori Key West. Parlammo della vita, di musica e di letteratura. Del mio heritage europeo della sua vita di suonatore errante. Il suo posto emanava un profumo strano e legnoso, di patchouli e cannabis, ma anche di vaniglia e pelle. Quando gliene accennai, mi parlò di questo olio di Patchouli che utilizzava da giovane in Vietnam. Le donne ne andavano pazze, quindi perchè cambiare una squadra vincente? disse ridendo. Ma poi, avvicinandosi al mio viso, mi sussurrö' "Però, se vuoi conoscere il vero segreto del mio profumo beh quello è l'erba. la migliore è la Purple Haze, ma è e difficile da trovare in questo periodo".

BREVE STORIA DI 19-69

 

Il cult brand 19-69 è stato fondato nel 2017, da Johan Bergelin, artista e sviluppatore di concetti. Il primo lancio di 5 fragranze ha coinvolto uno staff di tecnici e creativi, scandinavi, italiani e francesi, per anni.

Johan Bergelin: "mi sono sempre circondato da creativi, sia nella vita privata che in quella professionale. Mi ha sempre affascinoto la maniera in cui questo tipo di persone si differenziano dal resto del mondo. Sono persone che vogliono fare lo differenza. In mille maniere: con un murales, una scultura, una fotogrofia o il testo di una canzone. Potete essere d'accordo, meno, ma ci vogliono le palle per affermare il proprio io attraverso un'opera d'arte. Tutto i mio rispetto. Questo seme ha germogliato in me ed il suo frutto è 19-69."

Johan Bergelin: "Il nome del brand in sè è già una potente offermazione. il 1969 è stato l'anno della libertà, della tolleranza, della cultura anti -sistema. E' anche mio anno nascita
mia maniera di dire "Ecco, questo sono io e quello che  realmente simboleggia • 19 -69 significa libertà, tolleranza e controcultura. L'ispirazione dietro questo progetto include momenti iconici di questo periodo, attraverso singole storie significative e dense. Arte, musica e differenti culture stanno dietro le singole ispirazioni delle fragranze. Ne permeano il nome ed il packaging. I differenti colori sono un simbolico arcobaleno, simbolo, a quell'epoca di libertà e pace.
Dietro ad ogni fragranza c'è un pezzo di differenti culture, forma artistiche e periodi, prese da Africa, Asia e dal mondo Occidentale. Tutte le fragranze sono pensate per
essere genderless, e riflettono quell'apertura mentale e culturale tipica dell'epoca che le ha ispirate.
I flaconi sono verniciati e serigrafati in Italia. Ogni prodotto 19 -69 è realizzato manualmente. Piccole variazioni sono da considerare come parte integrante della qualità del progetto. Le fragranze sono state create in collaborazione con i maestri profumieri Amelie Bourgeois, Anne- Sophie Behaghel e Dario Volpones. Gli ingredienti selezionati
altissima qualità e funzionali alla resa finale del prodotto. Ogni fragranza è come un viaggio assestante.

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